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Quanto tempo occorre per rimuovere un tatuaggio

Dottor Pietro Campione

Autore

Dott. Pietro Campione

Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, esperto nella rimozione dei tatuaggi

quanto tempo occorre per la rimozione dei tatuaggi

Quanto tempo occorre per rimuovere un tatuaggio? È una domanda che molti si pongono dopo aver cambiato idea su un disegno che un tempo sembrava rappresentarli. Capita più spesso di quanto si pensi: un tatuaggio fatto in gioventù, un nome che oggi non ha più significato, o semplicemente un cambiamento personale o lavorativo che spinge a voler tornare a una pelle “pulita”. In passato, la rimozione era lunga, dolorosa e spesso lasciava cicatrici o aloni peggiori del tatuaggio stesso. Ma oggi, grazie all’evoluzione della tecnologia laser, è possibile eliminare in modo definitivo e sicuro anche i tatuaggi più complessi, restituendo alla pelle un aspetto naturale.

In questo articolo, scritto in collaborazione con il Dott. Pietro Campione, tra i professionisti più esperti in Italia nella rimozione laser dei tatuaggi, ti spieghiamo quanto tempo ci vuole davvero per cancellare un tatuaggio, quante sedute servono, quali fattori influenzano la durata del trattamento e come ottenere i migliori risultati senza danneggiare la pelle. Scoprirai che la chiave è affidarsi a tecnologie moderne e a mani esperte.

In questo approfondimento parleremo di laser a picosecondi, numero medio di sedute per colore e tipologia di tatuaggio, tempi di recupero, rischi e aspettative realistiche. Tutte le informazioni sono basate su dati clinici aggiornati e anni di esperienza pratica. Se stai pensando di iniziare questo percorso, sei nel posto giusto.

Cosa fare se decido di rimuovere un tatuaggio?

Decidere di rimuovere un tatuaggio è una scelta importante, che merita attenzione e il giusto supporto medico. Il primo passo fondamentale è quello di sottoporsi a una visita specialistica. Solo un professionista qualificato può valutare correttamente lo stato della pelle e le caratteristiche del tatuaggio, fornendo indicazioni personalizzate e sicure.

Durante il colloquio iniziale, il medico eseguirà un’attenta analisi dell’area tatuata, prendendo in considerazione una serie di fattori clinici essenziali:

  • la tipologia e composizione del tatuaggio (professionale, amatoriale, cosmetico);
  • la profondità e densità del pigmento;
  • eventuali cicatrici preesistenti, traumi cutanei o infezioni pregresse;
  • condizioni dermatologiche in atto (come dermatiti, psoriasi, cheratosi);
  • anamnesi oncologica (presenza o storia di tumori cutanei);
  • l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti o immunosoppressori;
  • stato di gravidanza o allattamento, che costituisce una controindicazione temporanea.

Solo dopo questa valutazione sarà possibile definire se il trattamento è indicato e quale tipo di laser medico utilizzare, scegliendo la tecnologia più adatta in base al colore del pigmento, alla posizione anatomica e alla risposta attesa della pelle.

Il medico stabilirà inoltre il numero orientativo di sedute necessarie, l’intervallo di tempo tra ciascun trattamento (solitamente da 4 a 8 settimane), e fornirà istruzioni chiare sulle precauzioni pre e post-trattamento. Questa fase è fondamentale per favorire una corretta rigenerazione cutanea e ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali come discromie o irritazioni.

Quali sono i trattamenti per rimuovere un tatuaggio?

I laser più comunemente impiegati per la rimozione dei tatuaggi sono:​

  • Laser Q-Switched: emette impulsi di luce ad alta intensità in nanosecondi, frammentando i pigmenti in particelle più piccole che il corpo può eliminare.​
  • Laser a picosecondi: una tecnologia più recente che emette impulsi ancora più brevi, aumentando l’efficacia nella frammentazione dei pigmenti e riducendo il numero di sedute necessarie.​

Entrambe le tecnologie sono efficaci, ma la scelta dipende da vari fattori, tra cui il tipo di tatuaggio e le caratteristiche della pelle del paziente.​

Come funziona il laser sul tatuaggio?

Quando si parla di rimozione tatuaggi con il laser, è importante comprendere il meccanismo scientifico che rende questa tecnica così efficace e, al tempo stesso, così sicura se eseguita correttamente. La tecnologia laser non “cancella” il tatuaggio in modo meccanico o abrasivo, ma agisce in profondità attraverso un processo chiamato foto-termolisi selettiva.

Il funzionamento si basa sull’impiego di impulsi laser ad altissima energia, emessi in durate estremamente brevi, dell’ordine dei nanosecondi (10⁻⁹ secondi) o addirittura dei picosecondi (10⁻¹² secondi). Due sono le tecnologie più utilizzate:

  • il laser Q-Switched, efficace soprattutto su tatuaggi scuri e monocromatici;
  • il laser a picosecondi, più recente e potente, capace di frammentare anche i pigmenti più ostici come verde, azzurro o giallo.

Questi impulsi raggiungono il derma, lo strato della pelle dove si trova l’inchiostro, e colpiscono selettivamente i pigmenti colorati. Ogni colore assorbe una lunghezza d’onda diversa, motivo per cui il medico sceglierà il parametro più adatto per trattare ogni sfumatura del tatuaggio. Una volta colpiti, i pigmenti si frammentano in particelle microscopiche, che saranno gradualmente eliminate dall’organismo attraverso il sistema linfatico.

Questa modalità di azione consente di distruggere l’inchiostro senza danneggiare la pelle circostante. Tuttavia, proprio per la sua precisione e potenza, il trattamento deve essere eseguito esclusivamente da medici qualificati, in ambulatori dotati di dispositivi certificati e aggiornati.

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda la qualità dell’attrezzatura. I laser professionali di ultima generazione, come quelli a picosecondi, possono avere un costo che supera abbondantemente i 100.000 euro e richiedono manutenzione e calibrazione costante per garantire efficacia e sicurezza. Questi fattori giustificano anche il costo delle sedute, ma rappresentano un investimento sulla salute e sul risultato finale.

Fattori che influenzano la durata della rimozione

La quantità di tempo necessaria per rimuovere un tatuaggio dipende da vari elementi:​

  • Colore del tatuaggio: i pigmenti neri e scuri sono più facili da eliminare rispetto ai colori chiari come il verde, l’azzurro, il giallo e il bianco, che richiedono più sedute.​
  • Dimensioni e profondità: tatuaggi più grandi o con pigmenti depositati in profondità nel derma necessitano di un numero maggiore di trattamenti.
  • Tipo di inchiostro: alcuni inchiostri, specialmente quelli utilizzati nei tatuaggi amatoriali, possono essere più difficili da rimuovere.​
  • Posizione sul corpo: aree con una buona circolazione sanguigna, come il tronco, tendono a guarire più rapidamente rispetto a zone periferiche come mani e piedi.​
  • Fototipo della pelle: la pelle più chiara risponde generalmente meglio al trattamento laser, mentre i fototipi più scuri richiedono maggiore cautela per evitare alterazioni della pigmentazione.​
  • Età del tatuaggio: tatuaggi più vecchi possono essere più facili da rimuovere poiché parte del pigmento potrebbe essere già stato eliminato dal corpo nel tempo.​

Numero di sedute e intervalli

In media, sono necessarie tra le 5 e le 10 sedute per una rimozione efficace del tatuaggio. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere richieste fino a 15 sedute, specialmente per tatuaggi complessi o con colori difficili da trattare.​

L’intervallo tra una seduta e l’altra è cruciale per permettere alla pelle di guarire e al corpo di eliminare i frammenti di pigmento. Generalmente, si consiglia un intervallo di 4-8 settimane tra le sedute, a seconda della risposta individuale al trattamento, ma ci sono casi in cui si aspetta anche 4 o 6 mesi prima di effettuare una seduta successiva.

L’esperienza del medico in questo è fondamentale per evitare inutili, dolorose ed inefficaci sedute effettuate troppo precocemente. Attendere un po’ più di tempo permette all’organismo di riassorbire tutto il pigmento distrutto dalla precedente seduta di laser picosecondi.

tabella di Kirby Desai

Cosa aspettarsi durante e dopo il trattamento

Durante la seduta, è possibile avvertire una sensazione simile a piccoli colpi sulla pelle. Dopo il trattamento, l’area trattata può presentare arrossamento, gonfiore e, in alcuni casi, la formazione di vescicole (flittene) e crosticine. Questi effetti collaterali sono temporanei e generalmente si risolvono nel giro di pochi giorni.​

È fondamentale seguire le indicazioni post-trattamento fornite dal medico, che includono:​

  • Evitare l’esposizione al sole per almeno 2-4 settimane (può variare da caso a caso: dimensione del tatuaggio, cover-up, posizione del tatuaggio ecc.)
  • Applicare creme lenitive e idratanti sull’area trattata.​
  • Non grattare o rimuovere le croste per prevenire cicatrici.​
  • In caso di vescicole (macro o microflittene) applicare anche una pomata antibiotica previa disinfezione (meglio se la disinfezione si esegue senza strofinare le flittene, ma solo tamponando con una garza).
  • Normalmente non occorre fasciare la zona trattata, si può riprendere l’attività sportiva e lavorativa da subito, così come la doccia e la piscina.
  • Consigliato fasciare la zona trattata solo se si formano flittene o crosticine, o, se a seguito del trattamento laser, c’è stato un seppur lieve sanguinamento.

Cosa succede alla pelle dopo il trattamento?

Subito dopo una seduta di rimozione laser, è normale che la pelle presenti alcune reazioni temporanee.

L’area trattata può apparire inizialmente sbiancata e gonfia, si parla di effetto pop-corn, poi diventerà dopo pochi minuti arrossata, leggermente gonfia e più calda del normale, simile a una lieve scottatura solare. In alcuni casi, si formano piccole croste superficiali o vescicole, spesso accompagnate da prurito, segno che la cute sta iniziando il suo processo di rigenerazione.

Questi effetti collaterali sono fisiologici e tendono a risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni se vengono seguite le indicazioni del medico, come evitare l’esposizione al sole, non grattare l’area trattata e applicare regolarmente creme lenitive, riepitelizzanti e/o antibiotiche. È importante non rimuovere le croste manualmente per non compromettere il risultato estetico e ridurre il rischio di cicatrici.

Nel frattempo, i pigmenti colpiti dal laser iniziano progressivamente a frammentarsi e sbiadire. Questo processo non è immediato: continua per diverse settimane dopo ogni seduta, man mano che l’organismo elimina i frammenti attraverso il sistema linfatico. Ogni trattamento contribuisce ad attenuare ulteriormente il tatuaggio, fino a farlo scomparire del tutto, nel tempo.

Quanto bisogna attendere prima di procedere con la seduta successiva?

Uno degli aspetti fondamentali della rimozione laser dei tatuaggi è il rispetto dei tempi tra una seduta e l’altra. La pelle, dopo ogni trattamento, ha bisogno di un periodo di guarigione completo per rigenerarsi e per consentire al corpo di smaltire i frammenti di pigmento liberati dal laser.

In media, è consigliato attendere tra le 4 e le 8 settimane prima di effettuare la seduta successiva. Questo intervallo può variare leggermente in base alla zona trattata, alla risposta individuale della pelle e alla tipologia di laser utilizzato. Ci sono zone come le mani o i piedi in cui bisogna anche raddoppiare i tempi di attesa tra una seduta e la successiva.

Saltare o posticipare una seduta non compromette l’efficacia del percorso, ma anticipare i tempi può aumentare il rischio di irritazioni o complicazioni cutanee. In molti casi se la seduta ricade nel periodo estivo è meglio posticiparla che anticiparla troppo (in ogni caso è buona norma chiedere al medico, in caso di dubbi)

Il rispetto di questi tempi non solo migliora il risultato estetico, ma riduce il rischio di effetti collaterali e ottimizza la tolleranza della pelle al trattamento. La pazienza, in questo percorso, è una vera alleata per raggiungere un risultato naturale e sicuro.

Quali sono i tatuaggi più semplici da rimuovere?

Non tutti i tatuaggi si comportano allo stesso modo durante il trattamento laser. Alcuni sono più semplici da eliminare, mentre altri richiedono sedute più numerose e una maggiore pazienza. In linea generale, i tatuaggi neri sono i più facili da rimuovere, questo perché il colore nero assorbe meglio le lunghezze d’onda emesse dai laser, rendendo il processo di frammentazione del pigmento più rapido ed efficace. A patto che non si tratti di cover-up ovvero di coperture di tatuaggi precedenti con un effetto macchia total black. In questo caso la rimozione con laser di cover di tatuaggi, richiede molta più pazienza perché la grande saturazione cutanea di inchiostro data dal pigmento del tatuaggio necessita di minor potenza per evitare di accumulare troppo danno alla pelle durante la seduta. Le cover presentando una maggior concentrazione di colore (effetto di uno o più tatuaggi coperti con la cover-up) dovranno essere trattate con minor potenza e con un discreto distanziamento tra una seduta e la successiva per dare tempo all’organismo di assorbire una maggior quantità di inchiostro.

Al contrario, i tatuaggi colorati, soprattutto quelli che contengono pigmenti chiari come verde, azzurro, giallo e bianco, sono più difficili da trattare. Questi colori richiedono lunghezze d’onda specifiche e spesso un numero maggiore di sedute, poiché riflettono parte della luce del laser e reagiscono in modo meno prevedibile. I pigmenti bianchi in genere non rispondono al trattamento laser; tuttavia, con il tempo tendono a ingiallire e diventare meno visibili. I tatuaggi gialli possono, con pazienza essere schiariti fino a quasi scomparire del tutto. Mentre i tatuaggi rossi si accompagnano a reazioni irritative della pelle che a volte possono sfociare in vere e proprie eruzioni cutanee con cicatrici finali. Pertanto è preferibile, per i tatuaggi rossi, mantenere livelli di potenza bassa inizialmente o addirittura fare delle prove in piccole porzioni del tatuaggio, prima di iniziare il vero trattamento di eliminazione; l’osservazione del risultato ottenuto con la prova servirà ad evitare un trattamento dannoso o a incoraggiare ad iniziarlo. I tatuaggi verdi e celesti sono facilmente trattabili se il laser ha anche lunghezze d’onda tipo il rubino (694 nm) o l’alessandrite (755 nm), che permettono di colpire selettivamente questi colori più ostici, migliorando l’efficacia del trattamento e riducendo il numero di sedute necessarie.

Anche la posizione anatomica del tatuaggio influisce sulla facilità di rimozione. I tatuaggi situati su zone ben vascolarizzate, come la schiena, il petto o le spalle, tendono a rispondere meglio al trattamento. Al contrario, quelli in aree periferiche come mani, piedi o caviglie, dove la circolazione è più lenta, possono richiedere più tempo per la completa eliminazione dell’inchiostro.

Infine, i tatuaggi professionali, realizzati con inchiostri di qualità e tecniche omogenee, sono spesso più facili da trattare rispetto a quelli amatoriali o cosmetici, che possono contenere pigmenti di origine incerta o distribuiti in modo irregolare.

In ogni caso, solo una valutazione medica personalizzata potrà stabilire con precisione il grado di difficoltà e il numero di sedute necessarie per la rimozione del tatuaggio.

A chi rivolgersi per rimuovere un tatuaggio col minor numero di sedute

Per ottenere una rimozione del tatuaggio sicura, efficace e senza cicatrici, è fondamentale affidarsi a un medico esperto che utilizzi le tecnologie più avanzate. Il Dott. Pietro Campione, medico estetico specializzato, è uno dei professionisti più qualificati nell’utilizzo del laser Discovery PICO Plus, riconosciuto tra i migliori al mondo per l’eliminazione dei tatuaggi di qualsiasi colore.

Grazie alla sua esperienza e all’impiego di apparecchiature di ultima generazione, il Dott. Campione garantisce trattamenti personalizzati, efficaci anche su tatuaggi multicolore e in profondità, con un numero ridotto di sedute e un rischio minimo di effetti collaterali.

Le consulenze si svolgono in ambulatorio medico certificato, in un ambiente sicuro e controllato. Durante la prima visita viene definito un piano di trattamento su misura, basato su fototipo, colore, densità del pigmento e area anatomica.

Per prenotare una consulenza o ricevere informazioni, è possibile contattare il Dott. Pietro Campione al +39 0574 584453 o al +39 351 9772175, oppure scrivere a pietrocampione@gmail.com.

Scegliere un medico qualificato è il primo passo per rimuovere il tuo tatuaggio in modo definitivo, sicuro e con risultati ottimali.

F.a.q.

Quanto tempo è necessario per rimuovere completamente un tatuaggio?

La durata del processo varia in base a diversi fattori, tra cui la dimensione, il colore, la profondità del tatuaggio e la risposta individuale del corpo. In media, sono necessarie tra le 4 e le 6 sedute, distribuite su un periodo di 12-18 mesi. Tuttavia, in alcuni casi, il trattamento può estendersi oltre i 24 mesi, così come può durare meno di 6 mesi. ​

Qual è l’intervallo consigliato tra una seduta e l’altra?

È generalmente raccomandato attendere tra 6 e 8 settimane tra le sedute. Questo intervallo consente alla pelle di guarire adeguatamente e al sistema immunitario di eliminare i frammenti di pigmento. ​Ma questi tempi possono essere raddoppiati o addirittura triplicati, dipende dal tipo di tatuaggio ma soprattutto dalla regione anatomica in cui si trova (i tatuaggi delle mani e dei piedi sono quelli che richiedono più tempo fra una seduta e l’altra).

I tatuaggi neri si rimuovono più rapidamente rispetto a quelli colorati?

Sì, i tatuaggi neri o molto scuri tendono a rispondere meglio al trattamento laser rispetto a quelli con colori più chiari o vivaci, come il verde, l’azzurro, il blu e il rosso che possono richiedere più sedute per una rimozione efficace.

È possibile prevedere con precisione il numero di sedute necessarie?

È difficile determinare esattamente quante sedute saranno necessarie senza una valutazione e una visita approfondita. Fattori come la qualità dell’inchiostro, la profondità del pigmento e la posizione del tatuaggio influenzano il numero di trattamenti richiesti.

Esiste un periodo dell’anno più adatto per iniziare la rimozione di un tatuaggio?

Generalmente eseguo questo trattamento durante tutto l’anno; la maggior parte dei miei pazienti richiede la rimozione del tatuaggio per partecipare a concorsi pubblici, a concorsi per entrare nelle forze dell’ordine come carabinieri, polizia, finanza, esercito, marina militare ed aeronautica. Analogamente anche molte compagnie aeree richiedono l’assenza di tatuaggi per assumere personale come hostess e steward. Il mio consiglio, nel caso di mesi molto assolati, è di non esporre il tatuaggio dopo il trattamento per almeno 2-4 settimane a seconda del tipo di tatuaggio. Magari indossare un polsino da tennis per coprire un tatuaggio sul polso o una bandana per coprire un tatuaggio su un braccio, può preservare la pelle infiammata, dal trattamento laser, dai raggi del sole.

Cosa posso fare per accelerare il processo di rimozione?

Mantenere una buona igiene della zona trattata, evitare l’esposizione al sole e seguire attentamente le indicazioni del medico possono contribuire a un recupero più rapido. In alcuni casi, trattamenti complementari come la massaggi linfodrenanti possono essere utilizzati per migliorare la circolazione e facilitare l’eliminazione dei pigmenti. ​

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Dottor Pietro Campione

Dottor
Pietro Campione

Chirurgo plastico specializzato nella rimozione dei tatuaggi

Firenze (FI),
Prato (P0),
Il Dott. Pietro Campione è un medico chirurgo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, regolarmente iscritto all’Ordine dei Medici di Prato (n. 1.168), nonché socio ordinario della SICPRE e dell’AICPE. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia con lode, si è specializzato presso l’Università degli Studi di Firenze e ha perfezionato le sue competenze a livello internazionale presso la prestigiosa Clinica Planas di Barcellona, dove ha trascorso un anno di fellowship interamente dedicata alla chirurgia estetica. Da oltre 15 anni si occupa di medicina estetica e trattamenti laser, con una particolare esperienza nella rimozione dei tatuaggi. È tra i pochi professionisti in Italia a vantare un’esperienza così lunga e approfondita nell’uso dei laser a Picosecondi, la tecnologia più avanzata per eliminare tatuaggi di ogni colore e tipologia in modo efficace e sicuro. Presso il suo studio di Prato, il Dott. Campione utilizza laser di ultima generazione riconosciuti a livello internazionale, offrendo trattamenti personalizzati e risultati visibili già dalle prime sedute.
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